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Pubblicata il: luglio 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesia dialettale italiana | Totali visite: 2863 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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BIOGRAFIA di Salvatore Di Giacomo
Salvatore Di Giacomo nacque a Napoli il 12 marzo 1860. Appassionato fin dalla giovinezza allo scrivere venne indirizzato dalla famiglia agli studi scientifici e bravamente frequentò con profitto i primi tre anni della Facoltà di Medicina. Poi un giorno di ottobre del 1886 abbandonò l'aula durante una lezione ed iniziò a lavorare al Corriere del Mattino curando la parte letteraria. Dal Corriere passò al Pro Patria e da questo alla Gazzetta. Come giornalista si distinse soprattutto scrivendo liriche, novelle e drammi. La sua forma, musicale e pittorica insieme, è ammirevole per sobrietà e curatissima in ogni particolare, segnatamente nelle opere in dialetto napoletano; e, quando fine nell'arte, altrettanto aborrente dalla letteratura, dall'enfasi, dagli effetti, da tutto ciò, insomma, che è facile e comune. Passò gli ultimi anni come bibliotecario della Nazionale di Napoli. Vecchio e malato fu nominato Accademico d'Italia nel 1929. Morì a Napoli nella primavera del 1934. Alcune sue liriche furono musicate e divennere fomosissime canzoni quali: Quanno sponta la luna a Marechiare o La luna nova nmez'a lu mare. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Io conto le ore
tu i giorni
insieme, contiamo i minuti
in un gioco d'amore.
Come un gatto selvatico
io cammino solo
mai invidiando gli altri,
sempre pensando a te |
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