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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesia italiana | Totali visite: 1876 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Venuta era madonna al mio languire
con dolce aspetto umano
allegra e bella in sonno a consolarme;
et io prendendo ardire
di dirli quanti affanni ho speso in vano,
vidila con pietate a se' chiamarme,
dicendo: "A che sospire?
a che ti struggi et ardi di lontano?
non sai tu che quell'arme
che fer la piaga, ponno il duol finire?"
Intanto il sonno si partia pian piano;
ond'io, per ingannarme,
lungo spazio volsi gli occhi aprire;
ma da la bianca mano,
che si' stretta tenea, senti' lasciarme.
Autore: J.Sannazaro (Napoli 1455 - 1530)
Corrente: esponente della poesia pastorale.
Note: nel madrigale riportato e' riconoscibile
una apparizione sacra nel sogno, tema gia' caro
alla lirica amorosa. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Che torbida notte di marzo!
Ma che mattinata tranquilla!
che cielo pulito! che sfarzo
di perle! Ogni stelo, una stilla
che ride: sorriso che brilla
su lunghe parole. |
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