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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 500 | Totali visite: 1598 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Lascia l'ombre ed abbraccia il vero.
Non cangiare il presente col futuro.
Tu sei il veltro che nel rio trabocca,
mentre l'ombra desia di quel c'ha in bocca.
Aviso non fu mai di saggio o scaltro
perdere un bene per acquistarne un altro.
A che cerchi si lungi diviso
se in te stesso trovi il paradiso?
Anzi, chi perde l'un mentre e' nel mondo,
non speri dopo morto l'altro bene.
Perche' si sdegna il ciel dare il secondo
a chi il primiero non caro non tenne;
cosi', credendo alzarti, vai a fondo;
ed ai piacer togliendoti, a le pene
ti condanni; e con inganno eterno,
bramando il ciel, stai ne l'inferno.
(da "Lo spaccio della bestia trionfante")
Autore: Giordano Bruno (1548 Nola - 1600 Roma)
Pensiero: Per Bruno, Dio e' la causa e il principio
di tutti i fenomeni naturali in un mondo infinito.
Tutte le cose sono animate in quanto lo spirito
"empie tutta la materia" nell'Uno.
Opere: De la causa, principio et uno; De l'infinito
universo et mondi; La cena de le ceneri; Spaccio de
la bestia trionfante; Degli eroici furori.
Note: Nel 1576 fu accusato di Eresia per le sue
teorie. Nel 1591 fu consegnato alla Santa Inquisizione
che lo processo' per sette anni prima di decretarne
la condanna al rogo. |
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NINNA NANNA
Vieni sonno e non venire solo,
vieni a cavallo su un cavallo moro. |
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