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Pubblicata il: gennaio 15, 2014 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 500 | Totali visite: 3200 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Ludovico Ariosto
OCCHI MIEI BELLI
Occhi miei belli, mentre ch' i' vi miro,
per dolcezza inefabil ch'io ne sento,
vola, come falcon c' ha seco il vento,
la memoria da me d'ogni martìro;
e tosto che da voi le luci giro,
amaricato resto in tal tormento
che, s' ebbi mai piacer, non lo ramento:
ne va il ricordo col primier sospiro.
Non sarei di vedervi già sì vago
s' io sentissi giovar, come la vista,
l'aver di voi nel cor sempre l'imago.
Invidia è ben se 'l guardar mio vi attrista;
e tanto più che quello ond' io m' appago
nulla a voi perde, ed a me tanto acquista. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
da Assurdi pensieri .... come parole
Il mio sguardo è proiettato
dentro un volo senza tempo
nel centro del fuoco dell'ignoto
Le mie membra ardono
i miei nervi non danno dolore |
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