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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 500 | Totali visite: 4135 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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"Io ardo" dissi, e la risposta invano,
come 'l gioco chiedea, lasso, cercai;
onde tutto quel giorno e l'altro andai
qual uom, ch'è fatto per gran doglia insano1.
Poi che s'avide, ch'io potea lontano
esser da quel penser, più pia che mai
ver me volgendo de' begli occhi i rai,
mi porse ignuda la sua bella mano.
Fredda era più che neve; né 'n quel punto
scorsi il mio mal2, tal di dolcezza velo
m'avea dinanzi ordito il mio desire.
Or ben mi trovo a duro passo giunto,
ché, s'i' non erro, in quella guisa dire
volle Madonna a me, com'era un gelo.
(1)insano: quasi pazzo
(2)mal: sventura
1470-1547 |
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