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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 800 | Totali visite: 3693 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Ad Ettore Toci
Quando, di maggio, tu le dolci sere
imbalsamavi co' tuoi fiori, ornello
(era un sussurro alle finestre nere
del paesello!);
non ti rincrebbe d'un infermo arbusto
che, mosso anch'egli da dolcezza estiva,
con le sue foglie, come cuori, al fusto
lento saliva.
Non ti rincrebbe. Ed ora che gelata
la tramontana soffia, e che traspare
già dalle porte chiuse la fiammata
del focolare;
ora che il verno spoglia le foreste
e le tue foglie per le vie disperde;
o vecchio ornello, te ricopre e veste
l'edera verde.
Sui rami nudi i fiori suoi ti pone,
tra verdi e gialli, piccoli, com'era
la tua fiorita morta: illusïone
di primavera. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
E' l'anno nuovo,
e non so se ci sarò ancora,
c'è un contorno
di solitudine per le vie
illuminate dalle luminarie,
e non piove,
non fa freddo,
si vedono i gatti attraversare
le strade,
si sente da quassù il mare, |
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