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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 800 | Totali visite: 1969 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Mi scosse, e mi corse
le vene il ribrezzo.
Passata m'è forse
rasente, col rezzo
dell'ombra sua nera
la morte...
Com'era?
Veduta vanita,
com'ombra di mosca:
una ombra infinita,
di nuvola fosca
che tutto fa sera:
la morte...
Com'era?
Tremenda e veloce
come un uragano
che senza una voce
dilegua via vano:
silenzio e bufera:
la morte...
Com'era?
Chi vede lei, serra
né apre più gli occhi.
Lo metton sotterra
che niuno lo tocchi,
gli chieda - Com'era?
rispondi...
com'era? - |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Distesa sulla sabbia,
ancorata al tuo corpo
ti osservo,
mentre il sole bacia
la tua pelle
ed il mare sussurra frasi d’amore. |
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