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Pubblicata il: giugno 20, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 800 | Totali visite: 6532 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Questa pianta del ciel che nutre i mondi,
come frutti dall'albero pendenti,
lascia, nel muover dell'eteree frondi,
altre ampiezze ammirar di firmamenti:
sovra quelle altri cieli ancor più fondi,
dalle cui cime, in ruota immensa ardenti,
veggonsi i soli giù, come nascosa
lucciola in siepe bruna, o ape in rosa. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Aveva il becco lungo, il collo ancor più lungo, per non parlare delle zampe interminabili |
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