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Pubblicata il: giugno 19, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 800 | Totali visite: 2128 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Ch'altri che me non ho di cui mi lagne.
PETRARCA
Solcata ho fronte, occhi incavati intenti,
Crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,
Labbro tumido acceso, e tersi denti,
Capo chino, bel collo, e largo petto;
Giuste membra; vestir semplice eletto;
Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;
Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;
Avverso al mondo, avversi a me gli eventi:
Talor di lingua, e spesso di man prode;
Mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,
Pronto, iracondo, inquieto, tenace:
Di vizj ricco e di virtù, do lode
Alla ragion, ma corro ove al cor piace:
Morte sol, mi darà fama e riposo. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Ho sempre pensato che fosse amore
quello che sento per te,
anche quel giorno che mi gridasti
di andarmene via
e la mia fantasia
ti tenne stretta a me. |
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