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Pubblicata il: febbraio 06, 2017 |
Da: Aristide Caruso
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 3270 | Valorazione
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Padri e figli
Padre, ti rivedo ancora
assorto in remote lontananze
mai raccontate(
(o forse fu solo disattenzione
di bimbo non avvezzo all’ascolto).
Non colmarono il vuoto
la tua voce commossa
nel raccontare al diciottenne liceale
quella filosofia dell’ elan vital
cara agli anni giovanili,
né quell’ultima lettera
alla coetanea vecchia amica:
filigrana di pena segreta
che il caso aveva liberato
dal sedimento del tempo.
Te ne sei andato subito dopo,
prim'ancora che si svelasse
la profondità del cuore,
e temo ora l'ineluttabile replica |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Pur nel sonno almen talora
vien colei, che m'innamora,
le mie pene a consolar.
Rendi Amor, se giusto sei,
più veraci i sogni miei,
o non farmi risvegliar. |
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