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Pubblicata il: agosto 17, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 1639 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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A un'Amica Lontana
Che gioia guardarti, Angelo Biondo,
brillii lucevano, sul tuo limpido volto,
in occhi di giada, in pace col mondo.
Che bello parlarti, gradevole fiore,
dei Poeti ogni Verso ti pareva rivolto,
giacché infondevi fragranze d'amore.
Al tuo fianco saggiai un sentore divino,
a te confessai i miei celati segreti,
mentre ignara, tu eri, del rio Destino
che rapita t'avrebbe negli anni più lieti
incupendo il tuo sguardo, ancora fanciulla,
esiliando i tuoi sogni in un orrido Nulla.
È brutta un'estate se ha colori slavati,
e triste il saper che mai più raggeranno,
così è aspro il ricordo dei giorni passati
se si deve accettar che non torneranno.
Che vuoto nell'anima, amica smarrita!
Che fredda la notte, farfallina avvizzita!
Che rabbia, nel cuor, nel vederti tradita
da Colei che amasti di più... dalla Vita.
(Davide Vaccino) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Quando sarò anch'io un apolide
Un ospite del mondo
Uno di quelli
Che avrà letto tutti i libri
Ma non tutti avranno letto i suoi |
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