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Pubblicata il: giugno 22, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 1957 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Estate, bella quando primamente
nella tua bocca il mite oro portavi
come l'Arno i silenzii soavi
porta seco alla foce sua silente!
Ma più bella oggi mentre sei morente
e abbandonata ne' tuoi cieli blavi,
che col cúbito languido t'aggravi
su la nuvola incesa all'occidente.
T'arda Ermione sul tuo letto roggio
gli àcini d'ambra dove si sublima
il pianto delle tue pinete australi.
Io della tua bellezza ultima foggio
una divinità che su la cima
del cuore mi danza: Undulna dai piè d'ali.
(Data di composizione sconosciuta) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Sono diventato sabbia
nelle mie
parole,
granelli sferzanti
sul viso.
La bonaccia d'agosto
di una duna è
un lento scivolare
di lacrime. |
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