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Pubblicata il: giugno 22, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie del 900 | Totali visite: 1813 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Nella pupilla tua,
nel disco
dell'occhio aurino
la prua,
l'acuta prua
del navil prisco,
come nella medaglia
della Tessaglia
risplende,
come nelle stupende
monete del potere
marino,
come nello statère
del porto licio
dal pirata fenicio
nominato Fasèla.
Alla vela! alla vela!
E nell'altra pupilla
scintilla
il grano a fiamma
come nel tetradramma
di Leontini
sul fiume Lisso
ubertà di Sicilia
dai fromenti divini.
E, s'io m'affisso
in te, la duplice arte
il cor mi parte.
O duro suol discisso!
Lungo solco navale!
E in una e in altra parte
la mia virtù si esilia,
o mia Vergilia
nautica e cereale. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Le mie camminate,
i miei viaggi sono stati e sono ancora oggi ,
in fondo , una fuga;
non la fuga del cittadino, non la fuga da se stessi,
l’eterna fuga dall’interiorita’ verso l’esterno, |
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