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Pubblicata il: giugno 21, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1046 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Amore
Da una torre del suo castello il mio amore ti osserva. Non potresti capirlo in mille anni o toccarlo, perchè è trasparente e supera le sottili barriere del tempo.
Versa lacrime di piombo rimpiangendo il passato, quando poteva correre libero per i prati della brughiera; correre libero da pensieri, preoccupazioni, legami troppo forti per essere spezzati dal fragile animo umano. Fu un terribile giorno che venne confinato nella sua prigione di pietra, dove non esistono sbarre né guardie se non i pregiudizi creati da troppi anni di solitudine.
La sera, vaga tra i cipressi e i cedri del suo giardino, cercando effluvi imprigionati tra i meandri della mia mente. Steso su un mare di margherite, aspetta il tramonto sperando che sia il giorno giusto...
Ti segue ovunque, sopratutto di notte, quando la speranza si risveglia dal suo giaciglio di rose e di piume e se ne va per cieli, mari e terre, sollevando dagli affanni di una vita chi, stanco, la invoca. Seduto sul suo trono, amore attende instancabilmente che un sogno ti mostri la verità.
Un giorno, quando sarà stanco, non riuscirà più a vegliare per te. Chiuderà gli occhi e sognerà la verità trasportata a cavallo dalla speranza, sognerà un ultimo tramonto, il tramonto giusto...
da inediti |
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