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Pubblicata il: luglio 21, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1214 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Sconfinato Amore
Si allontanò...
E immobile...
Fissando stelle splendide.
Forse chiamandomi...
Abbandonò la notte
per immensi chiarori.
Il vuoto folgorò l'anima,
scagliandola in abissi
infiniti di pene. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Nell'impero dell'acque e delle nubi
dove regnava il pecoraio e il gregge,
o Numero, già fatta è la tua legge
dalla potenza delli ordegni indubi.
Conduce un filo il moto che tu rubi
all'acqua e vola cento miglia e regge
gli opifici rombanti di pulegge
e di magli terribili e di tubi. |
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