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Pubblicata il: luglio 05, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 854 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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LA MORTE MIA...!
Camminando avanti incontrai un micio,
danzante sull'erba fresca un tuka-tuka...
Io sorrisi audacemente e nell'incomprensione
Procedetti innanzi.
Ah, che stanchezza! Il tuka-tuka continuava
a rimbombare nelle mie orecchie. Din Don Dan:
suonano alla porta; "Ah! Sei tu!"
"Mmmm, e adesso cosa vuole?" Pensai.
Mi riapparse il micio di fronte agli occhi,
triste, bagnato ma sempre danzante
sull'erba fresca un tuka-tuka.
"Brr! Che freddo deve provare!" e mi ritrovai a
piangere per quel povero animale.
Miao Miao Miao... adesso, oltre al
Tuka-tuka sentivo i suoi gemiti...
E mentre piangevo presi a camminare...
Giunsi in cucina sempre udendo quel
Miagolio imperterrito che mi logorava
L'animo. Piangevo e non Pensavo,
Piangevo e non Pensavo... Aprii il
Cassetto delle posate... Piangevo e
Non Pensavo... Vidi un coltello lucente
E affilato... Piangevo e non Pensavo... il
Micio miagolava nella mia testa, bagnato
Fino al midollo, danzante, ormai sfinito,
un tuka-tuka.
Afferrai quel coltello e lo guardai... Piangevo
E non Pensavo... quel gemito mi
Logorava... E con un semplice e rapido gesto...
Ora il micio triste e bagnato non
Danzava più sulle note del tuka-tuka...
Non gemeva più... Il micio che mi
Aveva ucciso era morto con me...
Così ricordo la mia triste fine..." |
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