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Pubblicata il: luglio 05, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 924 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Ti amo
Il tuo corpo era lì,
di fronte ai miei occhi,
freddo,
gelido,
senza vita.
E nel sfiorare il tuo viso
udii di nuovo,
per l'ultima volta,
la freschezza della tua anima.
Il tuo volto,
per un attimo,
tornò a sorridermi.
Il mio dolore colò
velocemente
sulle tue guance
e scorreva,
scorreva,
scorreva lento.
Te n'eri andato per sempre. |
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Come un aedo giunto alla sua ultima festa |
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