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Pubblicata il: novembre 12, 2014 |
Da: S.a.r.t.o.
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1136 | Valorazione:     
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Il vento tuo unico compagno,
l'asfalto viscido,
paesaggi ingrigiti
dal cielo cupo,
le luci delle case,
sempre più vive
ma più distanti
come se,
le luci,
il caldo di un focolare,
fossero solo
realtà lontane,
da te,
unico viandante
non appartenente, ad una vita
monotona.
Ma a te sembra così speciale
quel focolare,
quella luce,
e qualcosa ti chiama
il tuo focolare,
ormai freddo,
tu rispondi:
Sto arrivando
e corri,
corri veloce,
il tachimetro sale
inarrestabile,
prima 20 poi 30
50,60,80
e poi 0.
Colpa di una coda non vista,
di una curva sbagliata,
di un'auto sbucata,
a nulla è servito frenare;
quel focolare
ormai spento
rimarrà a vegliare,
in vano,
aspettando un viandante,
ormai perso
nella notte imminente. |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
S'insinua tra i capelli
dita invisibili
di un amante giocoso
mi spettina impertinente
come a distogliermi
dai pensieri solitari
che affollano la mente. |
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