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Pubblicata il: luglio 08, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 923 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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A Stefania
Leggero sussurro é la voce
che ora nel cuore ti sta.
Un lampo improvviso,
che spacca
la passata oscurità.
Nel tuo romanzo mai scritto,
con le parole gettate
per ogni cosa,
nel bene e nel male,
e in ciò, che di forza, hai scordato...
e in ogni lacrima appesa
a fuochi lontani di stelle,
per grande o piccola pena,
che t'ha fatto tremare la pelle,
ho teso i miei sensi in ascolto...
Ne ebbi un sorriso e fu molto.
Perché, Stefania, ogni cosa,
che prende, passando, un'età,
é un boccio dischiuso di rosa...
socchiuso... a metà.
(Testo inviato da leonardo) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Come piccoli tasselli di uno splendido puzzle,
così il mio volto pian piano compare:
ride, scherza, piange, riflette... |
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