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Pubblicata il: giugno 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 776 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Piccola rosa
Piccola rosa
d'inverni e di estati
ho trattenuto il sangue
perché seguisse la linea sottile
della tua terra calda,
perché stringesse le mani
alla sacra malinconia dei tramonti
come ad una sorella,
perché passasse da quella,
e in un solo istante,
all'arrembante passione
dei tuoi occhi latini.
Sorella
del giorno sei la sposa,
della notte il sogno dell'innamorato.
Il tuo collo é di pallido avorio,
i tuoi occhi di stella.
Se un giorno diverrai
il passato lontanissimo dei ricordi,
non dimenticarmi
ché io non ti avrò dimenticata. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Niente mi riconduce ad una realtà ordinaria, tutto sembra portarmi verso una consapevolezza al confine dell’onirico, dove ogni cosa è possibile, dove i tronchi di quercia diventano facce, dove le pietre tonde rilassano ed emettono luci azzurre, dove la sabbia in una spiaggia diviene metafora dei vari universi..l’intercalare delle onde a riva mi parla dei cicli del mondo..dove il vento batte il tempo di una danza eterna.
Mi sveglio sempre con il rimpianto e la nostalgia del sogno |
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