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Pubblicata il: luglio 08, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 957 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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MITO EVOCATO
In acque palustri
in gelidi rivi
navigava da anni
il tuo cuore.
Dimentico di calde onde
di assolate carezze
si infrangeva
su scogli di dolore.
Corazza di indifferenza
a bloccar fremiti
ad impedir richiami.
Nessun faro
contro la deriva.
Evocato da mai sopita speme
sorge dal sogno il Mito.
Non più fantasma
ma di carne e sangue
si fa ostia per te.
Ridona palpiti
rende caldi
i gelidi rivi
sublima l'attimo
atteso - forse -
da mille vite.
Si squarcia
il velo d'ombra
a percepir
fugaci riflessi
d'eterno. |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Sento di cogliere dal tuo viso il riflesso
di mia simil devota giovinezza trascorsa:
bella tu sei, di semplice antico accesso,
senza i moderni orpelli come sol risorsa. |
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