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Pubblicata il: luglio 08, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 852 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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A LUOGHI CONSUETI
A luoghi consueti
desideri tornare,
là dove l'orizzonte
è chiuso da alte querce
che abbracciano nidi
d'uccelli migratori.
Consumavi l'estate
al fresco del ruscello
in giochi bizzarri
scanditi dal canto
monotono dell'upupa.
Eri il lampo accecante
il caldo vento di scirocco
il gioioso fluire del tempo.
Fuochi di brace ardente
i tuoi occhi,
ora da te esiliati.
Ti porterò dove
il ricordo ti trascina.
Ventagli di luce
ti abbracceranno,
riconoscendoti.
Saprà ancora invidiarti
l'acqua del ruscello.
Intanto
nasconderò il gomitolo
di filo rosso morbido.
La Parca non deve vedere
che è ormai consunto:
potrebbe recidere il filo. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
LE LUNE DI NEVOLO Quando, Nevolo, sei senza pensieri,
non c'è malanno che sia peggior di te,
ma quando vivi in ansia, preoccupato,
non c'è alcuno che sia miglior di te.
Se tranquillo, non rendi mai il saluto,
disprezzi questo e quello,
per te nessuno è libero, né uomo |
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