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Pubblicata il: luglio 17, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1372 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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MERAVIGLIA
Nel momento in cui vidi luce
gioia e meraviglia si diffusero in me
quanto caro questo sentimento
il silenzio che la genera è una faccia
del clamore che resuscita.
Un ritorno alle origini della vita
ogni volta che compare,
è il ritorno del sentimento primario
che genera curiosità e spinge l’universo.
Quante frasi che scorrono nell’immensità
del pensiero di questa piccola entità
chiamata coscienza.
L’amor forse è parte essenziale
di questa eclissi della ragione,
punta estrema di una felicità
che ormai poco si fa partecipe
di nostra vita.
Ma il ritorno del fanciullo porta
ciò che abbiam scordato, come se
la nostra musica si rifiuti di scender
oltre il quinto rigo,
segno di una abissale distanza fra noi
e l’origine dell’esistenza.
Lacrime che assumono un significato ambiguo
e che ci ricordan quel che eravamo
e mai più saremo.
(Testo inviato da Marco) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Corde di chitarra ad impiccare anime. |
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