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Pubblicata il: luglio 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 836 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Un attimo amante
una mano sulla porta
e mi manca il coraggio
mi volto, ti guardo
ti chiedo solo un passo
ed io fermo
marmo freddo
improbabile appoggio alle spalle
rumore di oggetti spostati
con i piedi cerco il muro
il tuo sesso mi appartiene
il tuo è il mio fiato
passione dopo concitate parole
e poi giochi oltre ogni limite
ed ancora parole
istinto e ragione
imprudenza e paura e desiderio
un attimo amante
a volte una silenziosa presenza
percorri dentro me attimi brevi
eppure interminabili
Salvatore Pasquale |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
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Stringendosi fra le braccia Acme, Settimio
sussurra al suo amore: 'Acme, Acme mia,
se da morirne non ti amo o t'amerò
per tutti, tutti gli anni da venire
come chi amando d'amore può morire,
gettatemi in Libia, nei deserti dell'India,
solo davanti agli occhi verdi di un leone'.
Quando tacque, come prima a sinistra, |
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