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Pubblicata il: luglio 08, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1014 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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RIDERE
Ridiamo, amica mia,
ridiamo senza paura
ne abbiamo diritto poiché a noi
non sono mancati i giorni tristi,
quelli in cui abbiamo pianto,
i giorni in cui eravamo soli
ed il mondo ci crollava addosso
Ed allora ridiamo, senza vergogna,
poiché il riso è come un fiore
che cresce nei nostri cuori
e non dev’essere lasciato morire
Lasciamo che gli altri
nel vederci ridere ridano di noi,
lasciamo che dicano di noi due
che siamo folli o che pensino
che ce ne infischiamo del mondo
Possiamo solo compatire
la loro infinita tristezza,
le loro lunghe giornate piovose
e provare pena per quelli
che come loro non sanno più ridere
Ridiamo, tenendoci per mano,
perché tu ed io sappiamo
che le nostre mani
resteranno unite anche
nei momenti di dolore
Facciamo provvista di gioia
per i tempi difficili e assaporiamo
questi attimi di felicità
come un dono reciproco,
come un pegno della nostra amicizia
Ridiamo ora che ancora
possiamo incrociare i nostri sguardi
perché un giorno la vita ci dividerà,
per qualche stagione o forse per sempre
Ridiamo affinchè l'eco ormai lontana
delle nostre chiassose risate
accompagni gli ultimi istanti
del nostro breve viaggio
rendendo forse meno doloroso
il bilancio delle nostre esistenze
Sergio Franzese |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
PREGHIERA A ROMA
Ora, Roma, ti prego,
fai grazia a un uomo stanco,
a un che dice sempre:«Mi rallegro!»,
a un cliente stremato nelle forze.
Per quanto tempo ancora, |
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