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Pubblicata il: giugno 21, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 920 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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SENZA TITOLO DUE
Sognerò di un cavallo alato che,
dondolandosi tra un’ira e una risata,
spazzerà le ire funeste di me che,
ferita, ferisco gli insospettabili.
Sognerò di un incontro segreto
di cui, dopo gioie mancate,
avrò chiave e combinazione.
Sognerò di un cielo terso e lucente
che abbagli e sgretoli il passato
e rassicuri e avvolga il futuro.
Sognerò di un amico perso per sempre
ma ritrovato nei sogni notturni,
che, tra una lacrima e un singhiozzo,
schiuda quelle labbra atterrite.
Sognerò di una melodia trascinante che,
timida e romanticamente impetuosa,
sgorghi da vecchie e impreparate dita,
sussurrando un fremito impercettibile sui tasti.
Sognerò di una distesa bianca,
placida e montuosamente gelida,
che intiepidirà come un vulcano
un cuore rattoppato e malato.
Sognerò di un percorso grigio, lungo e felice,
che, trotterellando tra scivoloni e arrampicate,
possa soleggiare su questi arti stanchi e svogliati.
Infine sognerò di Te, che hai preso me in ostaggio
e che, al cambiar del vento, sei fuggito
sulla tua barca colma di tesori abbaglianti ma insignificanti.
Mi manchi tu e mi manco io.
(Testo inviato da Simona) |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Fermi i piedi sull’ostinata
risacca e intanto l’onde
aggrottano la terra
e dal mare in sogno
lì precipiTiAmo.
Vorrei guardare ancora nei tuoi occhi,
come in un caleidoscopio, |
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