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Pubblicata il: febbraio 08, 2017 |
Da: smagnani
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 984 | Valorazione
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"Vola piccola lucciola,
flebile luce di inizio estate,
e non di stelo in stelo
per prati assonnati al calar del sole,
ma in questa notte nera,
viscosa come la pece,
dove l'anima gela,
senza pace,
a chi dentro disperso
vi giace."
All'improvviso l'umana follia!
Avida, brutale,
sozza come la morte
quando s'ingozza sui campi di guerra.
Arriva con passo fermo,
getta un ombra alla luna
e sfonda la porta,
grida, urla, comanda,
non il tempo
per radunare i ricordi,
ammassare le ferite di ciò che ti lasci,
ma via,
giù in strada,
fra macerie e dolore,
per ammucchiarsi in sporchi vagoni
dove il futuro si conta in ore,
o per andare lontano,
a soffrire,
e a morire,
in tendopoli che sono prigioni.
E della tua vita,
solo resti avariati nel cuore.
"Vola piccola mia
che l'aurora è vicina,
e sempre sorge
per chi sa sognare
e dentro ha una luce
che non si può soffocare" |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
In piedi fresco e di buon'ora quel giorno, ero giovane allora, pieno d'inquietudini, e via, mia madre sporgendosi dal balcone in camicia da notte piangeva e gesticolava. Dolce fresco mattino, chiaro troppo presto come sempre. Avevo una tarantola di inquietudini in corpo, |
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