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Pubblicata il: luglio 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 845 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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I tuoi
Occhi,vivaci e fuggitivi,
come un cerbiatto,
palustre,
vagano durante il
giorno,
e scappano lontano,
sfuggendo alla realtà,
della tua condizione;
che vivi,
forzando
la mia catena
mentale;
e
cerchi l'abitudine
di lei;
i giorni frementi,
il ritmo giusto;
e il suo camminare
calmo e tranquillo,
il tuo volto,
duro,
e impassibile;
il tempo passato,
ha scavato,
tra di noi,
un solco;
eppure per me;
hai ancor a il volto
dell'amore,
adesso,
in questo istante,
sino alla fine;
se tu,
sei tu,
che voglio,
che vorrò da sempre. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
L'Amore sta assiso sul cranio dell'Umanità e da quel trono profano, con riso sfrontato,
soffia gaio delle bolle rotonde che s'innalzano nell'aria, quasi a raggiungere i mondi al fondo dell'etere.
Il globo fragile e luminoso prende un grande slancio, scoppia e sputa la sua anima gracile come un sogno d'oro |
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