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Pubblicata il: giugno 18, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 1002 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Con gli occhi verso il greve soffitto
disegno il tuo viso
nel buio ancora fitto,
mi ritorna il tuo sorriso solare
che socchiude gli occhi tuoi chiari
dove i pensieri miei vanno a naufragare,
levati da un desiderio che
nell’anima ascoso, irrompe
come le onde del mar tempestoso;
l’arpeggiare della pioggia sulle foglie,
zittito a tratti dal sibilo del vento,
il trepido pensarti non distoglie
nello scivolar il tempo della notte lento,
dalla persiana spia, tra le righe, l’Aurora
che questa mia Inquietudine ….. ristora. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Mi chiedo
soltanto
perchè mai
nascondiate voi
angeli l'ali. |
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