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Pubblicata il: luglio 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 931 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Immagine passeggera
Non è più il tempo delle attese
più greve è salire sulla cima
dell'altura dove le contese
si consumavano nel clima
della giovinezza. Di là si sognava:
Io, mondi e giorni di avventura,
Tu giorni eterni d'amore. Lava
Tutto il tempo e nell'arsura
lo scirocco ciò che resta copre
Come fa l'onda ignara delle orme
sulla sabbia. Ma l'occhio scopre
Ancora vestigia delle tue forme
E per certo riluce nel glauco mare
La tua pupila iridescente
Quando mi parlavi di sognare
Solo un limitare e la dolente
Nenia di un infante cantata dai gabbiani
Nelle notti oscurate dal libeccio
Quando il tempo pareva fermarsi
Vicino ad un camino al fuoco del leccio
Odoroso. E la stella mattutina
Ci coglieva estatici del nuovo giorno
Albeggiante dietro la insonne collina
Con l' ebbrezza nell'anima
correvamo sulla cima
Rincorrevamo il sole rutilante
Fino al suo sfocarsi nella nebbia
Nella penombra improvvisa
Che taceva il garrulo frastuono dei passeri.
Guardavamo esterrefatti
l'affondarsi della luce che rimaneva
Solo tremulo crepuscolo
Della notte incombente sulle nostre anime
Così come è ora che a rischiarare
Il giorno resti tu sola
immagine passeggera.
1990-Vito Cassiano |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Come granelli di sabbia
frenetici, senza sosta alcuna, |
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