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Pubblicata il: marzo 30, 2014 |
Da: Giulio Titonel
Categoria: Poesie inedite | Totali visite: 841 | Valorazione
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Volevo solo averti accanto
nel più freddo della notte
Volevo solo averti accanto
tu, mio intimo fratello.
Volevo solo averti accanto
nel folgore della notte.
Volevo solo averti accanto
nel dannato temporale
Volevo solo averti accanto
in quel tempo di brando
Volevo solo averti accanto
o mio amico
Volevo solo averti accanto
o mio nemico
Volevo solo averti accanto
o uomo inumano. |
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Commenti degli utenti |
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Pubblicato da isabel il April 02, 2014 |
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Caro Giulio, colpisce innanzitutto la maturità delle tue parole a confronto della giovane età. Scrivo, leggo e studio letteratura. Questa poesia mi ha attirato più di tante altre scritte da adulti e presunti poeti; una cosa: nessuno deve dirti se una poesia è bella o brutta, perché si tratta di un giudizio personale troppo variabile. Questo testo è buono; di solito il problema è trovare per le parole una forma, allinearle nel modo giusto, rendere suoni e senso. L'unica critica che posso esporti riguarda la ridondanza, che forse è troppa. Sarebbe sufficiente dire "Volevo solo averti accanto" ogni due versi, oppure ogni tre; "brando" suona arcaico o piuttosto poetico (forse viene proprio dalla conoscenza letteraria, magari dal Pellico?); in ogni caso sono pro arcaismi, che contrariamente a quel che si pensa, io credo, possono anche risvegliare la lingua odierna e sono indizio di curiosità per il lessico in chi li usa. Chiaramente occorre sempre cautela. Moderare la ripetizione era il mio unico appunto, dopodiché vorrei dirti soltanto di non spegnere in te questa passione, e scrivi sempre, solo così scoprirai la tua voce. Un saluto. Isabel E.
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