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Pubblicata il: luglio 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 2049 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Gaio Valerio Catullo
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Dicevi di far l'amore solo con me, una volta,
e di non aver voglia, Lesbia, neppure di Giove.
E io ti ho amato non come tutti un'amante,
ma come un padre ama ognuno dei suoi figli.
Ora so chi sei: e anche se più intenso è il desiderio
ti sei ridotta per me sempre più insignificante e vile.
Come mai, mi chiedi? Queste offese costringono,
vedi, ad amare di più, ma con minore amore. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Le stelle sono lanterne cieche
che nascondono Chi le porta
e soltanto più compagnia
mi fanno i nottuidi
e gli altri seccanti ronzoni
istupiditi che mai scaltriti |
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