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Pubblicata il: luglio 15, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 2320 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Gaio Valerio Catullo
99
Mentre tu giocavi, dolcissimo Giovenzio,
io t'ho rubato un bacio più dolce del miele.
Ma l'ho pagato caro: crocifisso
per più di un'ora sono rimasto, ricordo,
a scusarmi con te senza che le mie lacrime
potessero spegnere la tua collera.
Subito ti sei asciugato le labbra umide
d'ogni goccia con tutte e due le mani,
perché non restasse traccia della mia bocca
quasi fosse la sborrata d'una puttana.
E m'hai fatto subire tutte le torture
d'amore, ogni supplizio possibile:
così quel bacio che m'era sembrato tanto
dolce, si è rivelato più amaro del fiele.
Se questa è la pena a cui condanni un amore
infelice, mai più ti ruberò un bacio. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Assonnati ma desiderosi di ritagliarsi una giornata profumata di dignit�, sbuffanti su un treno sempre uguale eppur sempre diverso. Per amare un lavoro che � continuo rinascere. |
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