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Pubblicata il: agosto 03, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 2415 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Marco Valerio Marziale
Epigrammi
Libro Undicesimo
84 • IL BARBIERE ANTIOCO
Chi non ha voglia ancora
di discendere verso le ombre stigie,
se ha del sale in zucca,
eviti Antioco, il barbiere.
Son tagliuzzate meno crudelmente
le bianche braccia dai coltelli
quando la turba fanatica
folleggia al suon delle cadenze frigie;
taglia Alcone con minor dolore
le ernie strozzate
e lima con l'esperta mano
le ossa fratturate.
Antioco rada pure
Cinici pidocchiosi
e menti di Stoici
e denudi colli equini
della criniera polverosa.
S'egli radesse il misero Prometeo
sotto la rupe scitica,
la vittima
preferirebbe nel suo duro petto
il carnefice uccello;
Penteo dalla madre
cercherebbe rifugio,
Orfeo presso le Menadi
al solo raschio penetrante
delle armi barbariche di Antioco.
Le cicatrici,
quante ne contate sul mio mento,
e quali si vedon sulla fronte
d'un vecchio pugile,
non l'ha fatte mia moglie incollerita
con le sue unghie temibili,
fu di Antioco il ferro
e la man scellerata.
Il più savio di tutti gli animali
è certamente il becco:
vive con la barba sempre intonsa
per evitare Antioco. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
CONQUISTA - DORES
Abbiamo attraversato i mari
Verso nuovi sconosciuti lidi
Per accrescere la nostra patria
Per arricchirla e per gloriarla
E per ben insegnare agli altri
L’ubbidienza ai sacri dettami.
Abbiamo lì trovato selvaggi
Senza leggi né ordine giusto
Senza veri dèi misericordiosi |
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