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Pubblicata il: luglio 18, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie latine | Totali visite: 1173 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Marco Valerio Marziale
Epigrammi
Libro Decimo
103 • AI SUOI CONCITTADINI
O miei concittadini, cui dà vita
l'augusta Bilbili sull'erto monte,
che il Salone recinge
con le sue acque rapido-scorrenti
v'infonde orgoglio e gioia
la grande gloria del poeta vostro?
Sono il decoro, sono il vostro vanto,
la vostra rinomanza,
né Verona è più debitrice
al dotto e squisito suo Catullo,
né men di lui per figlio mi vorrebbe.
Sono passate trentaquattro estati
da quando a Cerere voi offrite,
senza di me, le rustiche focacce,
mentre ho abitato entro le mura
di Roma, la sovrana delle genti.
I miei capelli nelle terre italiche
han mutato colore.
Or da voi vengo, se con cuore amico
reduce m'accogliete;
ma se per me avete un cuore ostile,
lecito mi sarà tornare a Roma. |
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