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Pubblicata il: luglio 26, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie orientali | Totali visite: 1303 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Rabindranath Tagore
1
OR via, comanda; ed io coglierò i miei frutti e li porterò in colmi panieri alla Tua corte, sebbene alcuni sian già mézzi, altri immaturi.
Però che la stagione s'inoltri grave nella sua pienezza, e la cornamusa del pastore s'oda flebile nell'ombra.
Comanda; ed io scioglierò le vele via pel fiume.
Freme il vento di marzo, e a quel fremito l'onde mormorando si sollevano.
Il giardino ha donato quanto poteva; nell'ora stanca del vespero giunge la chiamata dalla Tua casa sul lido a ponente. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Lo spicchio d'orizzonte è fra le colline,
qui dal viale dove i rami dei pioppi incidono
le ombre sulla mia panchina: la vernice
fresca di un'ora, col cartello che vieta
di sedersi (ed io in piedi). |
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