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Pubblicata il: luglio 23, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie orientali | Totali visite: 2168 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Rabindranath Tagore
9
Quando a notte vado sola al mio convegno d'amore,
gli uccelli non cantano, il vento non soffia,
le case ai lati della strada sono silenziose.
Sono i miei bracciali che risuonano a ogni passo,
e io sono piena di vergogna.
Quando siedo al balcone e ascolto per sentire
i suoi passi, le foglie non stormiscono sui rami,
e l'acqua del fiume è immobile come la spada
sulle ginocchia d'una sentinella addormentata.
E' il mio cuore che batte selvaggiamente -
e non so come acquietarlo.
Quando il mio amore viene e si siede al mio fianco,
quando il mio corpo trema e le palpebre s'abbassano,
la notte s'oscura, il vento spegne la lampada,
e le nuvole stendono veli sopra le stelle.
E' il gioiello al mio petto che brilla e risplende.
E non so come nasconderlo. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Mare insondabile! le cui onde sono
anni, Oceano del tempo, le cui acque di profonda
pena sono salmastre per il sale
delle lacrime degli umani |
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