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Pubblicata il: luglio 23, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie orientali | Totali visite: 1568 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Rabindranath Tagore
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Smettila di cantare i tuoi inni.
Smettila di cantare i tuoi inni,
di recitare le tue orazioni!
Chi adori in quest'angolo buio
e solitario d'un tempio
le cui porte sono tutte chiuse?
Apri i tuoi occhi e guarda:
non è qui il tuo Dio.
E' là dove l'aratore
ara la dura terra,
dove lo spaccapietre
lavora alla strada.
E' con loro nel sole e nella pioggia,
la sua veste è coperta di polvere.
Levati il manto sacro
e scendi con lui nella polvere.
Liberazione?
Dove credi di poter trovare
liberazione?
li tuo stesso signore
ha preso su di sé lietamente
i legami della creazione -
è legato a noi tutti per sempre.
Lascia le tue meditazioni,
abbandona l'incenso e i tuoi fiori!
Che male c'è se le tue vesti
diventano sporche e stracciate?
Va incontro a lui,
sta presso di lui
nel lavoro e nel sudore della fronte. |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Il cigno morente in qualche nordico lago
intona il suo canto di morte, sottile e dolce,
e come quella musica irrompe nell' aria,
gia' si dissolve per il colle e la valle; |
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