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Pubblicata il: gennaio 26, 2014 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie russe | Totali visite: 2580 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Anna Achmatova 1889 Odessa Ucraina - 1966, Mosca Russia
A MOLTI
Io sono la vostra voce, il calore del vostro fiato,
il riflesso del vostro volto,
i vani palpiti di vane ali...
fa lo stesso, sino alla fine io sto con voi.
Ecco perché amate così cupidi
me, nel mio peccato e nel mio male,
perché affidaste a me ciecamente
il migliore dei vostri figli;
perché nemmeno chiedeste di lui,
mai, e la mia casa vuota per sempre
velaste di fumose lodi.
E dicono: non ci si può fondere più strettamente,
non si può amare più perdutamente...
Come vuole l'ombra staccarsi dal corpo,
come vuole la carne separarsi dall'anima,
così io adesso voglio essere scordata. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
La luna par che adagio si avvicini
a San Michele, e guardi nel Convento.
No: non ci sono frati, ma bambini...
fuori del nido. Ella ristà tra il vento.
Han l'ali rotte... |
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