|
|
Pubblicata il: novembre 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesie russe | Totali visite: 7309 | Valorazione
|
|
|
|
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
|
|
|
Marina Ivanovna Cvetaeva
CHE M’IMPORTA LE NUVOLE E LE STEPPE
Che m’importa le nuvole e le steppe,
E tutto quanto è steso sotto il sole!
Io son lo schiavo che le sue catene
Ha amato, e benedice la Siberia.
Ehi voi, che ritornate nella bolgia!
Salutatemi tanto le metropoli.
Non venderò il mio pozzo di torture,
Io, per nessuna libertà.
Saluti a te, città divina, Kiev!
Tanti saluti, Mosca capitale!
Saluti a voi, impegni miei mondani!
Io sono un figlio immemore dei suoi...
Non s’alzerà – per rimirar la segale
Il morto innamorato della tomba.
Mi portò via dal mondo del Signore,
Stregandomi, il supremo minatore.
3 maggio 1921 |
|
Commenti degli utenti |
|
|
|
Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Tutto ho perduto dell'infanzia
E non potrò mai più
Smemorarmi in un grido. |
|
Statistiche generali |
» Pubblicazioni |
6778
|
» Autori registrati |
8027
|
» Totali visite |
17645864
|
» Categorie |
35
|
|