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Pubblicata il: agosto 14, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poeti francesi | Totali visite: 9046 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Charles Baudelaire
SPLEEN E IDEALE
7 • LA MUSA MALATA
Ahimè, povera musa mia, che cos'hai stamane? I tuoi occhi vuoti sono popolati di visioni notturne, e vedo sul colore del tuo volto riflettersi alterni, freddi e taciturni, follia e orrore.
Il succube verdastro ed il folletto rosa hanno versato in te, dalle loro urne, la paura e l'amore? E d'un pugno dispotico e ribelle l'incubo ti ha forse annegata al fondo di un favoloso Minturno?
Vorrei che esalando odore di salute il tuo petto fosse frequentato sempre da pensieri vigorosi e il tuo sangue cristiano scorresse a ritmici fiotti,
come i suoni numerosi delle sillabe antiche ove regnano volta a volta Febo, padre di canzoni e il grande Pan, signore delle messi. |
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Commenti degli utenti |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Non ti conobbi mai. Ti riconosco.
Perché già vissi; e quando fui ministro
d'un rito osceno, agitator di sistro
t'ho posseduta al limite d'un bosco.
Bene ravviso il sopracciglio fosco
le bande fulve... Chi segnò di bistro
l'occhio caprino gelido sinistro?
Or ti rivedo in un giardino tosco, |
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