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Pubblicata il: luglio 29, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poeti maledetti | Totali visite: 1675 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Charles Baudelaire
Il gatto
Vieni, mio bel gatto, sul mio cuore innamorato;
trattieni le unghie della zampa,
e lasciami sprofondare nei tuoi begli occhi striati
di metallo e d'agata.
Quando le dita indugiano ad accarezzare
la tua testa e il dorso elastico
e la mano s'inebria del piacere di palpare
il tuo corpo elettrico,
vedo la mia donna in spirito. Il suo sguardo
come il tuo, amabile bestia,
profondo e freddo, taglia e fende come un dardo,
e, dai piedi fino alla testa,
un'aria sottile, un minaccioso profumo
circolano attorno al suo corpo bruno. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Come posso dire se la tua voce è bella
So soltanto che mi penetra
E mi fa tremare come una foglia |
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