|
|
Pubblicata il: gennaio 20, 2014 |
Da: Redazione
Categoria: Poeti maledetti | Totali visite: 12441 | Valorazione:     
|
|
|
|
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
|
|
|
Charles Baudelaire
da “I Fiori del Male”
IL VINO DELL’ASSASSINO
E' morta la mia donna: sono libero!
Posso bere, sicchè, quanto mi pare.
Se rincasavo privo di danaro
gli urli suoi mi squassavano le fibre.
Mi sento come un re, sono beato.
L'aria è purissima, il cielo una festa.
Era proprio un'estate come questa
quando di lei mi sono innamorato.
La sete orribile che mi divora
la spegne il vino, ma dev'esser tanto
quanto ne può contenere soltanto
la sua tomba: e non è poco davvero.
Ho gettato il suo corpo in fondo a un pozzo
e gli ho scagliato sopra, per sottrarlo
a ogni vista, le pietre dell'orlo.
- Ora voglio scordarmela, se posso.
Per tutti i giuramenti di dolcezza
che non si estinguono davvero mai,
per poterci riconciliare ormai,
come ai bei tempi della nostra ebbrezza,
la pregai che mi desse appuntamento,
la sera, in una stretta strada scura.
E lei ci venne, folle creatura.
Chi più chi meno, siamo tutti dementi.
Lei era ancora, pure se sfinita,
assai graziosa, ed io l'amavo certo,
l'amavo troppo, e per questo le ho detto:
"Cara, devi lasciare questa vita".
Nessuno mi capisce: c'è uno solo,
tra questi ubriachi deficienti,
che ha pensato, nelle notti silenti,
di far del vino il suo lenzuolo?
Crapuloni che nulla mai scompone,
simili a fredde macchine di ferro,
proprio mai, nè d'estate nè d'inverno,
han conosciuto mai l'amore,
con tutti i lugubri suoi incantamenti,
e la sequenza di allarmi infernali,
le lagrime, le velenose fiale,
le ossa e le catene crepitanti.
Eccomi libero, solo, deciso
a bere, fradicio, l'ultimo sorso,
mi sdraierò per terra, e, così steso,
cadrò nel sonno come fossi un cane!
Il carro , con le sue pesanti ruote,
carico di pietrame e di rifiuti,
o l'infuriato vagone potranno
schiacciare questo mio corpo colpevole,
oppur tagliare a metà questo mio
tronco: per me, me ne infischio di Dio,
della Santa Eucarestia e del Diavolo. |
|
Commenti degli utenti |
|
|
|
Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
Senti st'antra. A Ssan Pietro e Marcellino
Ce stanno certe moniche befane,
C'aveveno pe voto er contentino
De maggnà ttutto-quanto co le mane.
Vedi si una forchetta e un cucchiarino,
Si un cortelluccio pe ttajacce er pane, |
|
Statistiche generali |
» Pubblicazioni |
6783
|
» Autori registrati |
8473
|
» Totali visite |
18997469
|
» Categorie |
35
|
|