Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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Del sempiterno azzurro la serena ironia
Perséguita, indolente e bella come i fiori,
Il poeta impotente di genio e di follia
Attraverso un deserto sterile di Dolori
Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione:
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Tal ch'in Lui stesso infine l'eternità lo muta,
Il Poeta staffila con una spada nuda
Il secolo atterrito di non aver udita
La morte trionfare in voce sconosciuta!
Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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Il tempio seppellito divulga dalla bocca
Sepolcrale di scolo bava fango e rubino
L'abominio di qualche idolo Anubí, rossa
Fiamma su tutto il muso come un urlo ferino
Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione:
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Il genio garantisce le facoltà del cuore.
L'uomo non è meno immortale dell'anima.
I grandi pensieri vengono dalla ragione.
La fraternità non è un mito.
I bambini che nascono non conoscono nulla della vita, neppure la grandezza
Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione:
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I gemiti poetici di questo secolo non sono altro che sofismi.
I principî primi devono rimanere fuori discussione.
Accetto Euripide e Sofocle; ma non accetto Eschilo.
Non date prova di mancanza delle convenienze più elementari e di cattivo gusto nei confronti del creatore
Pubblicata il : ottobre 05, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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sidore Ducasse, nato in Uruguay da genitori francesi, nel 1860 raggiunse la Francia dove compì gli studi (forse di ingegneria). Pubblicò la sua prima opera, un poema in prosa intitolato Canti di Maldoror, nel 1868, firmandola con lo pseudonimo,