Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
Visite totali: 1415
|
Canti Carnacialeschi. Giovani siam, maestri molto buoni,
donne, come udirete, a far cialdoni.In questo carnascial siamo svïati
dalla bottega, anzi fummo cacciati:
non eron prima fatti che mangiati
da noi, che ghiotti siam, tutt'i cialdoni.
Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
Visite totali: 1825
|
Canti Carnacialeschi. Berricuocoli, donne, e confortini!
se ne volete, i nostri son de' fini.
Non bisogna insegnar come si fanno,
ch'è tempo perso, e 'l tempo è pur gran danno;
e chi lo perde, come molte fanno,
convien che facci poi de' pentolini.
Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione:
Visite totali: 2794
|
Cerchi chi vuol le pompe e gli alti onori,
le piazze, i templi e gli edifizi magni,
le delizie e il tesor, quale accompagni
mille duri pensier, mille dolori.
Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
Visite totali: 1511
|
Famosa poesia: O iubelo del cuore, che fai cantar d'amore! Nell'ordine degli Spirituali dal 1278,
(combatterono il temporalismo della Chiesa) e
nella setta dei Flagellanti (i penitenti).
Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
Visite totali: 1865
|
Meravigliosamente
un amor mi distringe1
e mi tene ad agn'ora.
Com'om che pone mente
in altro exemplo pinge
la simile pintura,
così, bella, facc'eo,
che 'nfra lo core meo
porto la tua figura.
Pubblicata il : giugno 19, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
Visite totali: 1750
|
Venuta era madonna al mio languire
con dolce aspetto umano
allegra e bella in sonno a consolarme;
et io prendendo ardire
di dirli quanti affanni ho speso in vano,
vidila con pietate a se' chiamarme,
dicendo: "A che sospire?
a che ti struggi et ardi di lontano?
non sai tu che quell'arme
che fer la piaga, ponno il duol finire?"
Intanto il sonno si partia pian piano;
ond'io, per ingannarme,
lungo spazio volsi gli occhi aprire;
ma da la bianca mano,
che si' stretta tenea, senti' lasciarme.
Autore: J.Sannazaro (Napoli 1455 - 1530)
Corrente: esponente della poesia pastorale.
Jacopo Sannazaro. Nel madrigale riportato e' riconoscibile
una apparizione sacra nel sogno, tema gia' caro
alla lirica amorosa.