Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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Dopo che al povero Ludvigi era seccata anche la pianta di fagiolo, non gli era rimasto che biascicar qualche rapa filacciosa condita di tanto in tanto con dei sagrati. Ed era proprio una pena vedere lui e la moglie, due scheletri sgovorati che parevano bruscole per strizzare le olive, ammicciati sulla panchetta davanti al camino, mentre bugnavano che non avevano una palanca per riempirsi il gubbio,
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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Quando Pecino passava con la sua cesta di carbone sulle spalle, gli altri bambini interrompevano i loro giochi e prendevano a canzonarlo, perché lo vedevano sempre sporco, nero come la pece, con i vestiti a brandelli, e perché sapevano che viveva come un selvaggio in una capanna isolata a poche centinaia di metri dal villaggio
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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"Andate a lavora', vagabondi! " aveva sentito a un tratto vociare il Pipetta, mentre stava tranquillamente cenando. Poi giù lo scroscio di una catinellata d'acqua sull'acciottolato.
Si affacciò allora alla finestra e vide due straccioni con i piedi scalzi, tutti intirizziti dal freddo, che evidentemente cercavano ospitalità per quella notte
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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vano veniva da tutti chiamato Dodò, perché da bambino voleva imparare a suonare. E siccome lo zio Adelmo gli aveva regalato un violino per il suo undicesimo compleanno, sulle prime non faceva che ripetere la scala di Do maggiore, dato che - così diceva - doveva sciogliersi bene le dita
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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"Voi dite bene" fece Olivano asciugandosi il sudore dalla fronte, "perché considerate solo la superficie, niente più che un fazzoletto, lo ammetto. Ma non tenete conto del cielo che pure le appartiene. Cosi, vedete, se io riuscissi a costruire una scala tanta alta da raggiungere le stelle, nessuno potrebbe accusarmi di aver messo piede sul suolo altrui
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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L'aveva conosciuta sulla Pania della Croce una mattina d'autunno, dopo che, solitario, aveva percorso il sentiero dal rifugio Mosceta.
Lei era lì, sulla vetta, e stava osservando il mare, sulla cui superficie. increspata si potevano scorgere l'Isola d'Elba e la Capraia, come due oscure zattere che silenti galleggiavano alla deriva
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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ilia era stata una bambina eccessivamente fragile. Fin dalla più tenera età s'inquietava di niente; qualsiasi evento venisse a turbare i suoi affetti la metteva in uno stato di agitazione dal quale era difficile risollevarla: piangeva, si chiudeva in se stessa, non parlava con nessuno
Pubblicata il : settembre 24, 2013 | Author : Redazione | Valorazione
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Dalla raccolta inedita. " GLI SCALZACANI"
Il Duca era di bocca buona, però era assai se trovava avanzi da mettere sotto i denti. Soltanto se andava ai pubblici macelli gli buttavano là due occhi di bestia o un pezzetto di trippa. Allora il Duca faceva Pasqua.
Misero come era, senza casa, con gli abiti sbrindellati, faceva onore al suo nome