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Pubblicata il: luglio 23, 2013 | Da: Redazione
Categoria: Poesia anglosassone | Totali visite: 2561 | Valorazione

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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
Robert Burns

NANNIE, OH

Dietro quei colli, dove scorre il Lugar,
tra le molte paludi e brughiere, oh,
il sole invernale ha chiuso il giorno
ed io me ne vado da Nannie, oh.

Il vento dell'ovest sibilando soffia,
la notte è buia e piovigginosa, oh;
ma prendo il mantello e di nascosto me ne vado
al di là dei colli da Nannie, oh.

Nannie è attraente, dolce e giovane:
non abili inganni per conquistarti, oh:
mal ne colga alla lingua adulatrice
che volesse ingannare Nannie, oh.

Ha bello il volto, un cuore sincero,
puro quanto è bella, oh:
la margheritina che s'apre, bagnata di rugiada,
non è più pura di Nannie, oh.

Un giovane campagnuolo son io,
e pochi son quelli che mi conoscono, oh;
ma che m'importa di quanti pochi essi siano?
Son sempre bene accolto da Nannie, oh.

La paga d'un "penny" è quanto possiedo
e debbo saggiamente disporne, oh;
ma le ricchezze del mondo non mi preoccupano:
i miei pensieri son tutti per Nannie, oh.

Il vecchio padrone è felice di veder
prosperare le sue pecore e mucche, oh;
ma altrettanto felice son io, che guido l'aratro
e non ho altri pensieri che Nannie, oh.

Venga la prosperità o l'avversità non m'importa,
prenderò quel che il Cielo mi manda, oh;
nessun altro pensier avrò io per la vita
che vivere ed amare la mia Nannie, oh.


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