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Pubblicata il: agosto 07, 2013 | Da: Redazione
Categoria: Poesia anglosassone | Totali visite: 6563 | Valorazione:

Occhio al medio ambiente | Invia per per e-mail

  
Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
Mercoledì delle ceneri

VI
Benché non speri più di ritornare
Benché non speri
Benché non speri di ritornare

A oscillare fra perdita e profitto
in questo breve transito dove i sogni si incrociano
Il crepuscolo incrociato dai sogni fra nascita e morte
(Benedicimi padre) sebbene non desideri più di desiderare queste cose
Dalla fìne finestra spalancata verso la riva di granito
Le vele bianche volano ancora verso il mare, verso il mare volano
Le ali non spezzate

E il cuore perduto si rinsalda e allieta
Nel perduto lillà e nelle voci del mare perduto
E Io spirito fragile s'avviva a ribellarsi

Per la ricurva verga d'oro e l'odore del mare perduto
S'avviva a ritrovare
Il grido della quaglia e il piviere che ruota
E l'occhio cieco crea
Le vuote forme fra le porte d'avorio
E l'odore rinnova il sapore salmastro della terra sabbiosa
Questo è il tempo della tensione fra la morte e la nascita
Il luogo della solitudine dove tre sogni s'incrociano
Fra rocce azzurre
Ma quando le voci scosse dall'albero di tasso si partono
Che l'altro tasso sia scosso e risponda.
Sorella benedetta, santa madre, spirito della fonte,. spirito del giardino
Non permettere che ci si irrida con la falsità
Insegnaci a aver cura e a non curare
Insegnaci a starcene quieti
Anche fra queste rocce,
E'n la Sua volontarie è nostra pace
E anche fra queste rocce
Sorella, madre
E spirito del fiume, spirito del mare,
Non sopportare che io sia separato

E a Te giunga il mio grido.


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