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Pubblicata il: febbraio 06, 2014 |
Da: Redazione
Categoria: Poesia anglosassone | Totali visite: 2588 | Valorazione:     
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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William Shakespeare
SONETTO CXXVIII
Spesso, se tu, mia musica, eseguendo
musica al legno tuo celeste, accordi
le tue dita leggere, se addolcendo
l’unisono inebriante delle corde,
i miei sensi confondi, al tuo strumento
io porto invidia, che agile si tende
a baciar le tue mani, e luce ed onta
a quel suo ardire sul mio labbro infonde.
Così ti disfiorassi, trasmutando
in cembalo danzante, il fuggitivo
gioco delle tue dita dispensando
gioia più a un legno che a due labbra vive.
Felice e impertinente, lui pur s’abbia
a baciar le tue mani, io le tue labbra. |
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Una pubblicazione proposta fra le tante presenti nel sito |
TAM O' SHANTER
Quando i venditori ambulanti lascian la strada
e i vicini assetati s'incontrano con i vicini,
allor che il giorno di mercato volge al termine
e la gente comincia ad andarsene, |
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