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Pubblicata il: luglio 22, 2013 |
Da: Redazione
Categoria: Poesia dialettale centro Italia | Totali visite: 2195 | Valorazione
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Redazione
Sono Manuel figlio di Felice, contento di portar avanti il lavoro di mio padre.
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Aldo Fabrizi
LA "ROMANELLA" I
Mì nonna, benedetta indó riposa,
se comportava come 'na formica
e puro si avanzava 'na mollica
l'utilizzava per un'antra cosa.
Perciò er dovere primo d'ogni sposa,
pure che costa un'oncia de fatica,
è d'esse sempre, a la maniera antica,
risparmiatrice, pratica e ingegnosa.
Si avanza un po' de pasta, mai buttalla:
se sarta co' un po' d'acqua solamente,
pe' falla abbruscolì senz'abbrucialla.
E la riuscita de 'sta Romanella
che fa faville e che nun costa gnente
dipenne da 'na semplice padella.
TRADUZIONE
LA "ROMANELLA" [1]
Mia nonna, buon'anima[2],
si comportava come una formica
e anche se avanzava una briciola
la utilizzava per un'altro scopo.
Perciò il primo dovere d'ogni moglie,
costasse anche un poco di fatica,
è d'esser sempre, all'antica maniera,
risparmiatrice, pratica e ingegnosa.
Se avanza un po' di pasta, mai buttarla:
si salta con un po' d'acqua soltanto,
per farla abbrustolire senza bruciarla.
E la riuscita di questa Romanella
che fa faville e che non costa nulla
dipende da una semplice padella.
[1] - Rimaneggiatina, rifacimentino, aggiustatina. (nota di A.Fabrizi)
[2] - "Benedetto/a dove riposa" è una delle varianti romanesche per "buon'anima". |
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